Disturbi da deficit d'attenzione e Iperattività
- Admin
- 9 giu 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Gli studenti che mantengono un comportamento costantemente disattento durante le lezioni, oltre quanto ci si potrebbe aspettare normalmente in una classe di adolescenti, potrebbero soffrire di disturbi di iperattività e deficit dell’attenzione (Attention Deficit Hyperactivity Disorder). Al Consiglio di Classe spetta il compito di tenere in osservazione l’alunno e di conferire con la famiglia per un invio ai Servizi Sanitari, finalizzato a una valutazione e all’ottenimento di una eventuale diagnosi. L’ADHD si osserva in queste tre aree: disattenzione, iperattività e impulsività. Disattenzione: gli studenti non riescono a prestare attenzione ai dettagli e commettono errori di distrazione. Sono disordinati e spesso perdono i propri oggetti; inoltre hanno difficoltà a concentrarsi sul lavoro a loro assegnato e spesso non riescono a concludere i compiti a casa. Iperattività: gli studenti sono nervosi e si agitano molto. Sono spesso molto rumorosi, parlano in continuazione e giocherellano con penne, matite, forbici che hanno sul banco. Impulsività: gli studenti spesso rispondono in modo confuso ancor prima che la domanda sia stata completata, hanno difficoltà ad aspettare il loro turno, spesso disturbano la lezione e si intromettono nelle conversazioni.
Suggerimenti per le insegnanti:
Cercate di identificare gli studenti che potrebbero soffrire di questo disturbo e modificate di conseguenza le vostre aspettative nei loro confronti.
• Mantenete una routine chiara e avvisate lo studente se avete intenzione di cambiarla.
• Elogiateli il più possibile quando si comportano bene.
• Evitate istruzioni lunghe e complicate. Privilegiate attività brevi e di facile comprensione.
• Fate accomodare lo studente con questo tipo di disturbo vicino alla cattedra e mantenete spesso con lui il contatto visivo, in modo da stimolarlo a rimanere concentrato sul lavoro.
• Evitate di intraprendere lunghe e inutili discussioni con questo tipo di studente di fronte alla classe, ma concedetegli tempo per farlo parlare di sé durante l’intervallo o dopo l’orario scolastico.
• Proponete attività semplici e motivanti.

Dott.ssa Flavia Di Caro
Psicologa Esperta in psicopatologia dell'apprendimento
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