IL DISTURBO DELL'APPRENDIMENTO NON VERBALE
- Admin
- 20 mar 2022
- Tempo di lettura: 2 min

Il disturbo dell’apprendimento non verbale, DANV, si caratterizza per cadute specifiche in compiti di natura visuospaziale, associate a prestazioni sufficienti in compiti verbali. La sua incidenza, secondo recenti studi, è di circa uno su mille.
Tuo figlio ha un disturbo non verbale?
Il tuo bambino ha un buon vocabolario, ma ha difficoltà in compiti che richiedono abilità visuo-spaziali, come costruire un puzzle, giocare con i lego o imparare un percorso?
Fa fatica ad incolonnare i numeri delle operazioni, non gli piace disegnare e fa fatica a gestire lo spazio sul foglio quando disegna e quando scrive?
Fatica ad allacciarsi le scarpe e/o a utilizzare piccoli utensili come, ad esempio, penne, forbici o righello?
Sembra un po’ goffo, non è portato per gli sport?
È un po’ isolato dai pari nonostante desideri avere delle amicizie?
Queste sono alcune delle caratteristiche tipiche dei bambini con Disturbo Non Verbale, perciò se avete risposto “sì” alla prima domanda e ad alcune di quelle seguenti, mettetevi in contatto con l’associazione.
Quali sono le cadute a scuola dei bambini con Disturbo Nonverbale?
I bambini con Disturbo Nonverbale solitamente presentano difficoltà evidenti nell’area della matematica o in altre materie che sottendono le abilità visuo-spaziali e grafo-motorie, quali geometria, disegno, lettura di tabelle e grafici. Nello specifico:
Sembrano non riuscire ad allineare e incolonnare i numeri per svolgere i calcoli, hanno difficoltà nell’uso del prestito e riporto, sbagliano a scrivere i numeri e i segni delle operazioni, faticano a comprendere le frazioni ecc.;
La grafia appare un po’ confusa, difficile da leggere e sembra non seguire l’orientamento del foglio (es. non rispetta i margini);
Il disegno è povero e sembra quello di un bambino più piccolo;
Hanno difficoltà a leggere l’orologio e/o nel dare valore alle monete;
In geometria fanno fatica a riconoscere le figure e a lavorare con immagini mentali/figure astratte e le loro caratteristiche (es. base, altezza ecc.);
In scienze mostrano difficoltà nello stabilire relazioni spazio-temporali, causa-effetto, scarsa comprensione di grafici e tabelle ecc.,
In geografia faticano a utilizzare mappe, riprodurre percorsi e/o comprendere schemi.
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