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IL DISTURBO DELL'APPRENDIMENTO NON VERBALE

  • Immagine del redattore: Admin
    Admin
  • 20 mar 2022
  • Tempo di lettura: 2 min

Il disturbo dell’apprendimento non verbale, DANV, si caratterizza per cadute specifiche in compiti di natura visuospaziale, associate a prestazioni sufficienti in compiti verbali. La sua incidenza, secondo recenti studi, è di circa uno su mille.

Tuo figlio ha un disturbo non verbale?

  1. Il tuo bambino ha un buon vocabolario, ma ha difficoltà in compiti che richiedono abilità visuo-spaziali, come costruire un puzzle, giocare con i lego o imparare un percorso?

  2. Fa fatica ad incolonnare i numeri delle operazioni, non gli piace disegnare e fa fatica a gestire lo spazio sul foglio quando disegna e quando scrive?

  3. Fatica ad allacciarsi le scarpe e/o a utilizzare piccoli utensili come, ad esempio, penne, forbici o righello?

  4. Sembra un po’ goffo, non è portato per gli sport?

  5. È un po’ isolato dai pari nonostante desideri avere delle amicizie?

Queste sono alcune delle caratteristiche tipiche dei bambini con Disturbo Non Verbale, perciò se avete risposto “sì” alla prima domanda e ad alcune di quelle seguenti, mettetevi in contatto con l’associazione.

Quali sono le cadute a scuola dei bambini con Disturbo Nonverbale?

I bambini con Disturbo Nonverbale solitamente presentano difficoltà evidenti nell’area della matematica o in altre materie che sottendono le abilità visuo-spaziali e grafo-motorie, quali geometria, disegno, lettura di tabelle e grafici. Nello specifico:

  1. Sembrano non riuscire ad allineare e incolonnare i numeri per svolgere i calcoli, hanno difficoltà nell’uso del prestito e riporto, sbagliano a scrivere i numeri e i segni delle operazioni, faticano a comprendere le frazioni ecc.;

  2. La grafia appare un po’ confusa, difficile da leggere e sembra non seguire l’orientamento del foglio (es. non rispetta i margini);

  3. Il disegno è povero e sembra quello di un bambino più piccolo;

  4. Hanno difficoltà a leggere l’orologio e/o nel dare valore alle monete;

  5. In geometria fanno fatica a riconoscere le figure e a lavorare con immagini mentali/figure astratte e le loro caratteristiche (es. base, altezza ecc.);

  6. In scienze mostrano difficoltà nello stabilire relazioni spazio-temporali, causa-effetto, scarsa comprensione di grafici e tabelle ecc.,

  7. In geografia faticano a utilizzare mappe, riprodurre percorsi e/o comprendere schemi.

 
 
 

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